Risolatte, una merenda semplice e golosa

Il risolatte è un dolce semplice che i nostri nonni conoscono molto bene. La merenda di una volta, fatta con pochi ingredienti e capace di mettere d’accordo tutti.
Si tratta di un dolce morbido al palato, ricco di profumo grazie all’impiego di scorza di limone e cannella. Ingrediente principale il riso, che cotto nel latte aromatizzato e zuccherato diventerà pastoso e piacevole. Si gusta a temperatura ambiente e si può preparare in qualunque momento della giornata, semplicemente per coccolarsi con un comfort food che riporta indietro nel tempo.

Questa ricetta, con piccole varianti, è conosciuta anche in altre nazioni. Ricordiamo ad esempio il risogalo, la versione greca del dolce.
In Italia ogni regione annovera il riso al latte come uno dei dolci genuini e poveri della tradizione.
Vediamo alcuni accorgimenti da seguire per una perfetta riuscita.

Come si prepara il risolatte

Sebbene la preparazione del risolatte sia davvero elementare, ciò che occorre di certo è una buona dose di pazienza. La cottura del riso, infatti, è lenta, e soprattutto sul finire bisogna seguirla con attenzione, mescolando spesso. Insomma, bisogna dedicarsi con amore a questo dolce, che in cambio saprà ripagare lo sforzo.
A proposito del riso, quale scegliere? Mi capita di leggere su vari blog che un riso vale l’altro, ma che sia preferibile il Carnaroli. Sarà vero?
A dirla tutta, il Carnaroli forse è fin troppo sprecato per una ricetta “povera”.
Utilizzate il riso originario: ha chicchi corti e tondeggianti, e la sua scarsa tenuta alla cottura lo rende ideale per i dolci. E’ un riso colloso, di bassa consistenza, e nel latte rilascerà il suo amido, restituendo un dolce naturalmente morbido al palato, secondo me perfetto!
Attenzione anche ai minuti di cottura. Non seguite quelli indicati sulla confezione. Il vostro dolce vorrà cuocere almeno 40 minuti!

Chiaramente a seconda della tipologia di riso potreste aver bisogno di un quantitativo di latte differente. Regolatevi di conseguenza, aggiungendo latte caldo man mano che il riso lo chiama, fino a portarlo alla giusta cottura. Considerate inoltre che il riso, una volta freddo, tenderà ad asciugarsi ulteriormente, quindi va bene lasciarlo un po’ più “lento” in pentola.
Per quanto riguarda gli aromi sentitevi liberi di scegliere quelli che preferite. Io, così come mamma mi ha insegnato, utilizzo la buccia dei miei limoni biologici. A fine cottura spolvero con un po’ di cannella. Potete usare anche la vaniglia, aggiungendo i semi di una bacca direttamente nel latte.

Infine la conservazione. Versate il riso cotto, ancora caldo, in singole ciotoline, per praticità. Quelle che non consumate in giornata potete così conservarle in frigorifero fino a due giorni. Ricordate di riportare il dolce a temperatura ambiente prima di mangiarlo, per apprezzarlo meglio. E se siete golosi, sostituite la cannella con una generosa spolverata di cacao!

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A presto, Valentina.

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