Granita al limone siciliana, la ricetta antica delle nonne

La granita al limone siciliana è tra le cose più buone da gustare in estate. Fresca, dissetante e profumata; perfetta per la colazione o la merenda, un grande aiuto nelle giornate calde e afose, e anche un piacevole dolce digestivo, con cui chiudere una cena serale. Gli ingredienti per prepararla sono solo 3: limoni, acqua e zucchero. Imparando a dosarli nella giusta maniera, la granita potrà soddisfare i gusti di ognuno, con un sapore più deciso o più delicato, dolce o leggermente amarognolo.

Per avere a casa una granita gustosa, da servire ad ospiti e amici, non serve bravura, né strumenti particolari. Se possedete una gelatiera certamente otterrete un buon risultato in tempi più rapidi. Ma il metodo più semplice, quello delle nostre nonne, richiede solo un po’ di pazienza e un po’ di spazio in congelatore! Il risultato sarà soddisfacente, esattamente come quello del bar, anzi oserei dire ancora meglio!

Qual è il segreto di una granita al limone siciliana autentica?

In passato realizzavo la granita solo con il succo dei limoni, ricavato con uno spremiagrumi e unito ad uno sciroppo di acqua e zucchero. Ottimo risultato anche quello, ma negli anni mi sono confrontata con nonne, zie e donne “di altri tempi”, che mi hanno corretto su un dettaglio. Così, ho capito che usare solo il succo di questi meravigliosi agrumi è davvero un delitto!
La particolarità della ricetta che sto per proporvi è quindi l’utilizzo dei limoni nella loro interezza. Vengono tagliati a fette o a pezzi, e spremuti direttamente nell’acqua. Strizzandoli un po’con le mani e lasciandoli macerare, si fa in modo che l’acqua catturi tutto il sapore e il profumo intenso contenuti proprio nella scorza. E’ questo che rende meraviglioso il risultato finale, che profuma di Sicilia e d’estate.

E’ pur vero che la buccia e la parte bianca dei limoni tendono a regalare un retrogusto amarognolo, vediamo dunque come ottenere la granita più congeniale ai vostri gusti.
Per cominciare, scegliete agrumi biologici, che non hanno avuto alcun trattamento chimico. Tre limoni di media dimensione andranno bene per un litro di acqua; se sono piccoli potete usarne quattro.
Se gradite un risultato delicato e dolciastro lasciateli in acqua poco tempo, giusto 30 minuti o 1 ora. Io li lascio solitamente 5 ore, perché preferisco un gusto molto intenso.
Per quanto riguarda lo zucchero, 250 g è la dose di partenza. Con questa si ottiene una granita non troppo dolce, più indicata anche per aiutare la digestione e togliere la sete.
E’ comunque una quantità che potete aumentare a piacere, assaggiando e valutando l’asprezza dei limoni (che cambia a seconda della tipologia) e il vostro gusto personale.

Per gustare la granita più amata dai siciliani, soprattutto dai messinesi, ovvero una granita super cremosa, morbida e liscia, non saltate un passaggio importante. Dopo il riposo in freezer, dove diventerà solita e ben ghiacciata, frullatela con un minipimer o con un robot da cucina dotato di lame.
Se non la consumate tutta, dopo averla frullata potrete conservarla nuovamente in congelatore, avendo cura di dividerla in bicchieri o coppette. Così facendo, le volte successive vi basterà lasciarla qualche minuto a temperatura ambiente, e potrete gustarla morbida e setosa, come la prima volta!

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Adesso vi lascio al video della granita al limone siciliana, e subito dopo alla descrizione di ogni passaggio. A presto, Valentina.

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https://youtu.be/N63Ayk5ius4