Puma lappeddi, mele speciali, dal profumo intenso e una dolcezza che le rende irresistibili. Si gustano al naturale, ma diventano bocconcini deliziosi cotti nel forno a legna. Ottime anche per la preparazione di dolci e marmellate.
E’ in Sicilia, nella provincia di Messina, che le mele lappelle (in siciliano Puma lappeddi), hanno trovato il clima più adatto per crescere e maturare rigogliose.
San Pier Niceto, un borgo collinare ricco di prodotti prelibati, è la loro patria.
In passato impreziosivano numerose campagne, e deliziavano il palato di ogni famiglia. Raccolte alla fine dell’estate e conservate nei catoj, riuscivano a mantenersi intatte almeno fino a Natale. Era abitudine delle massaie preparare ogni settimana le mele infornate, approfittando del forno a legna già caldo per il pane fatto in casa.
Numerosi carretti lasciavano la Valle del Niceto per raggiungere la città di Messina, dove questi frutti erano particolarmente apprezzati. Le signore non perdevano occasione di acquistarle per profumare gli ambienti di casa e gli armadi, così forte era la loro fragranza!
Puma lappeddi, caratteristiche uniche
Le mele lappelle hanno piccole e medie dimensioni. Si presentano con una forma leggermente schiacciata ai poli e un colore verde-giallo tenue. La buccia è molto oleosa, qualità che si accentua di più con la maturazione, e si percepisce visivamente e soprattutto al tatto. E’ proprio questo che rende le mele così tanto profumate. All’interno troviamo una polpa bianca e soda, molto dolce. Curioso osservare come con il taglio inizi subito l’ossidazione.
Mele da gustare anche al forno
Cuocere le mele lappelle nel forno a legna significava, in passato come oggi, concedersi un dolce prelibato. A giudicare dal racconto delle nonne, le mele diventavano veri e propri pasticcini, amatissimi in un tempo assai difficile, e certamente privo dell’abbondanza odierna. Era premura dei bambini correre sotto gli alberi e raccogliere anche da terra i primi frutti caduti. Scelti quelli più piccoli, le massaie li lavavano e infornavano nelle teglie o direttamente sul suolo del forno, ben pulito e caldissimo. L’attesa era una gioia per tutti in famiglia, l’odore invitante risvegliava i sensi dei vicini di casa.
Nonna Carmela ci spiega come tutt’ora prepara le mele infornate.
Il forno deve essere “forte”, come quando si prepara per il pane. La legna all’interno deve ardere quindi per quasi due ore.
Le mele vanno lavate con cura, poiché si gusteranno con tutta la buccia. Si dispongono poi all’interno di teglie foderate con carta da forno, una accanto all’altra, senza addossarle. Una volta infornate, il risultato si potrà verificare solo l’indomani. Il calore costante e prolungato trasformerà le mele in piccoli bocconcini morbidissimi. La buccia, grazie al succo zuccherino fuoriuscito, diventerà caramellata, tenera e dolce. Una leccornia senza eguali!
Chi non possiede un forno a legna può certamente utilizzare il forno delle stufe a legna, o il più comune forno elettrico, avendo cura, in quest’ultimo caso, di tenere bassa la temperatura, per non bruciare i frutti.
I puma lappeddi nfurnati si mangiano ben volentieri sia calde che fredde, e si conservano fino a tre giorni.
Le mele mature possono inoltre trasformarsi in dolci gustosi, come la classica Torta di mele, o in marmellate.
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