- Prep Time10 minuti
- Cook Time3 ore
- Serving4
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La carne di maiale al sugo è un grande classico della cucina siciliana. Il piatto dei mesi freddi, quello che rende speciali le domeniche e in particolar modo il periodo del Carnevale. Senz’altro un secondo molto ricco, grasso, calorico, ma altrettanto denso di sapori, profumi e ricordi…
Questa ricetta permette di portare a tavola un primo e un secondo. Si abbonda con il sugo perché è l’ideale per condire la pasta. A tal riguardo ogni città ha le sue usanze. Dalle mie parti, nel messinese, non possono mancare i maccheroni al ferretto, magari fatti in casa, col buco e una bella consistenza carnosa, oppure quelli lunghi, senza buco. Nella città di Catania si opta invece per la pasta 5 buchi, a Ragusa si scelgono i ravioli ripieni di ricotta.
E dopo la pasta arriva il secondo, questa carne di maiale ben cotta, così morbida da risultare quasi cremosa.
Come si prepara la carne di maiale al sugo siciliana
Per le nonne e le mamme siciliane fare la carne di maiale al sugo è sempre stato una sorta di rito. Gesti che si ripetono, cucina ricca di profumo e niente premura: la cottura deve essere lunga, a fiamma dolce. In passato ci si alzava presto al mattino, perché dopo aver messo la carne sul fuoco si passava subito alla preparazione della pasta fresca. All’ora di pranzo ci si riuniva numerosi, e tutti apprezzavano il capolavoro contenuto dai grandi tegami.
Il procedimento prevede innanzitutto di asciugare e rosolare la carne, al fine di sgrassare e sigillare bene tutti i lati. Diverse parti dell’animale vanno bene per questa ricetta, ma quelle più grasse donano dolcezza e gusto. La scelta migliore è un mix di tagli, tra cui polpa, pancetta e costine. Le cotenne danno una marcia in più, e non può certo mancare della salsiccia fresca…
Si procede con un classico soffritto di odori: carota, sedano, cipolla e aglio per chi lo desidera. La carne rosolerà quindi nuovamente con gli odori, per assorbirne sapore e profumo, per poi cuocere lentamente con sugo di pomodoro e altri aromi. Col passare dei minuti e delle ore il sugo diventa vellutato, lucido in superficie, avvolgente.
Ma prima di lasciarvi la descrizione dettagliata di ogni passaggio, vi suggerisco altre ricette da provare con la carne di maiale:
Arrosto di maiale al latte, con cremina golosa
Puntine di maiale al vino rosso
Spezzatino di maiale con funghi
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Ingredients
Directions
Scaldate una padella antiaderente senza aggiungere olio o altri grassi. Adagiate la carne e fatela sgrassare e asciugare su tutti i lati. Dovrà prendere colore in maniera uniforme, ci vorrà qualche minuto. Man mano mettetela da parte, poi fate la stessa cosa con la salsiccia a nodi. Togliete eventuale spago presente e scottate la salsiccia per qualche istante.
Ora preparate un trito di odori: sminuzzate la cipolla, tagliate a rondelle o cubetti la carota e fate lo stesso con il sedano. Scegliete un tegame dal fondo spesso e abbastanza ampio. Scaldate due giri di olio evo e inserite la cipolla, la carota, il sedano e l’aglio schiacciato. Lasciate soffriggere dolcemente fino ad appassire, poi unite la carne e fate rosolare insieme per una decina di minuti, così da insaporire per bene. Mescolate spesso e aggiungete anche una macinata di pepe nero.
Adesso alzate la fiamma e sfumate con il vino rosso. Evaporato l’alcol unite il concentrato di pomodoro, la passata (allungando con un po’ di acqua), sale quanto basta, alloro e chiodi di garofano. Potete ora spostare il tegame su un fuoco più piccolo, regolare la fiamma al minimo e mettere il coperchio. La carne di maiale al sugo dovrà cuocere dolcemente.
Dopo un’ora e mezza noterete che il sugo ha cambiato il suo aspetto diventando un po’ più corposo, in superficie sarà risalito l’olio, il grasso. Siete a metà cottura, potete unire la salsiccia e continuare ancora per un’ora e mezza, o poco meno.
Non vi resta che spostare la carne su un bel vassoio da portata e utilizzare il sugo, se vi va, per condire la pasta! Ogni boccone di carne sarà morbidissimo, così tanto da sciogliersi in bocca, lasciando un sapore intenso.
