- Giugno 16, 2022
- by Valentina Crimaldi
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- Cuisine: siciliana
- Difficulty: Easy
- Prep Time10 minuti
- Cook Time10 minuti + 8 ore di risposo
- Serving6
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Il biancomangiare alle mandorle è un dolce siciliano fresco e delicato, da gustare al cucchiaio per merenda o fine cena. Anche con gli ospiti permette di fare bella figura, presentandosi come un dessert elegante e molto profumato. Colore candido, impreziosito da cannella e lamelle o granella di frutta secca, un sapore gradevole, dolce ma mai sdegnoso, e tutto l’aroma inconfondibile delle mandorle siciliane.
E’ una ricetta antica il biancomangiare, tra le preferite delle nonne, presente nei ricordi d’infanzia di ognuno. Ingredienti diversi a seconda della città e delle tradizioni di famiglia, ma sempre genuini ed economici. Latte, zucchero e amido sono i protagonisti della versione più semplice di questo dolce, spesso aromatizzato con la buccia degli agrumi, primo fra tutti il limone. Una variante più sontuosa è questa con le mandorle, sicuramente peculiare.
Vediamo le possibili alternative…
Per realizzare la ricetta che segue è possibile acquistare un buon latte di mandorla, oppure prepararlo a casa. L’alternativa che tra poco mostrerò è utilizzare un panetto di pasta di mandorle, facilmente reperibile al supermercato o nei negozi di pasticceria.
Gli ingredienti liquidi si addenseranno grazie all’amido, cuocendo sul fuoco e diventando una crema morbida e setosa. Non serve colla di pesce, e si possono scegliere aromi vari, come la cannella, la vaniglia, o il limone. Fondamentale è il riposo in frigorifero. Il biancomangiare alle mandorle va gustato ben freddo, preferibilmente il giorno dopo, con un tocco di cannella e lamelle di mandorle, o granella di pistacchi, che fa gola a molti!
Preparazioni molto simili permettono di gustare altri dolci tipici della cucina siciliana, come questi:
Mattonella di biancomangiare al caffè
Gelo di fragole siciliano
Latte fritto, una crema bianca impanata e fritta, croccante e goduriosa!
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Adesso vi lascio al video della preparazione del biancomangiare siciliano alle mandorle, e subito dopo alla descrizione di ogni passaggio. Alla prossima, Valentina.
© Riproduzione riservata
Ingredients
Directions
Versate in un pentolino metà dell’acqua prevista e scaldatela sul fuoco fino a farla sfrigolare. Fuori dal fuoco unite il panetto di pasta di mandorle tagliuzzato grossolanamente. Mescolate con un cucchiaio per sciogliere il panetto nell’acqua, poi aiutatevi con un frullatore ad immersione per essere sicuri che non rimangano piccoli grumi.
Ora, in una pentola più capiente, mettete l’amido e scioglietelo con poco latte (preso dal totale previsto nella ricetta). Mescolate con attenzione per ottenere una cremina perfettamente liscia e senza grumi. Sicuri di ciò, potete unire il restante latte, la restante acqua, e la pasta di mandorle sciolta in precedenza. Manca solo una grattugiata di limone biologico, che tuttavia potete sostituire con un pizzico di cannella o con della vaniglia. Ancora una mescolata e potete spostarvi sul fuoco. Qui, a fiamma media e continuando sempre a mescolare, aspetterete che il liquido si addensi, come un budino, e giunga a bollore. Alla comparsa delle prime bolle è possibile spegnere, ci vorranno circa 8 o 10 minuti. Sciacquate sotto acqua corrente lo stampo che intendete utilizzare, o i singoli pirottini, quindi versate all’interno la crema ancora calda. Lasciate raffreddare il biancomangiare a temperatura ambiente, poi copritelo con pellicola e spostatelo in frigorifero per minimo 8 ore, meglio ancora se per tutta la notte.
Trascorso il tempo necessario il vostro dolce sarà sodo e pronto per essere sformato e capovolto su un piatto. Decoratelo con cannella e mandorle a lamelle o in granelli. Gustatelo ben freddo e, se avanza, conservatelo in frigorifero fino a 2 giorni.
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Versate in un pentolino metà dell’acqua prevista e scaldatela sul fuoco fino a farla sfrigolare. Fuori dal fuoco unite il panetto di pasta di mandorle tagliuzzato grossolanamente. Mescolate con un cucchiaio per sciogliere il panetto nell’acqua, poi aiutatevi con un frullatore ad immersione per essere sicuri che non rimangano piccoli grumi.
Ora, in una pentola più capiente, mettete l’amido e scioglietelo con poco latte (preso dal totale previsto nella ricetta). Mescolate con attenzione per ottenere una cremina perfettamente liscia e senza grumi. Sicuri di ciò, potete unire il restante latte, la restante acqua, e la pasta di mandorle sciolta in precedenza. Manca solo una grattugiata di limone biologico, che tuttavia potete sostituire con un pizzico di cannella o con della vaniglia. Ancora una mescolata e potete spostarvi sul fuoco. Qui, a fiamma media e continuando sempre a mescolare, aspetterete che il liquido si addensi, come un budino, e giunga a bollore. Alla comparsa delle prime bolle è possibile spegnere, ci vorranno circa 8 o 10 minuti. Sciacquate sotto acqua corrente lo stampo che intendete utilizzare, o i singoli pirottini, quindi versate all’interno la crema ancora calda. Lasciate raffreddare il biancomangiare a temperatura ambiente, poi copritelo con pellicola e spostatelo in frigorifero per minimo 8 ore, meglio ancora se per tutta la notte.
Trascorso il tempo necessario il vostro dolce sarà sodo e pronto per essere sformato e capovolto su un piatto. Decoratelo con cannella e mandorle a lamelle o in granelli. Gustatelo ben freddo e, se avanza, conservatelo in frigorifero fino a 2 giorni.
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